A prima vista i nastri per imballaggio possono sembrare tutti uguali, ma se ci soffermassimo un attimo sulle diverse caratteristiche scopriremmo che per imballare un collo al meglio e ottenere il risultato desiderato è opportuno conoscere anche il tipo di supporto e quale adesivo è stato utilizzato in fase di produzione.

I nastri per imballaggio sono costituiti da un manicotto interno attorno al quale è avvolto il nastro, con uno strato di colla sensibile alla pressione da un lato. Il supporto rappresenta per così dire il cuore del nastro adesivo perché ne determina le caratteristiche principali, mentre l'adesivo completa la funzione che il nastro da imballo deve avere. Nella categoria dedicata ai nastri adesivi è possibile acquistare i prodotti più richiesti nel settore dell'imballaggio.
I supporti più utilizzati
- PPL: è il classico supporto in polipropilene acrilico. I nastri realizzati con questo materiale sono indicati per un utilizzo frequente e di solito è il più venduto dalle ferramenta. Non sono idonei alla nastratura di pacchi molto pesanti perché il film essendo più sottile tende a spezzarsi più facilmente. Possono essere spalmati con tutti i tipi di adesivo, tra acrilico, naturale e sintetico. Inoltre il PPL è biodegradabile!
- BOPP polipropilene biorientato: come tutti i nastri in PPL è ampiamente utilizzato nell'industria dell'imballaggio per le sue eccellenti caratteristiche di resistenza all'invecchiamento, adesione, trasparenza, facilità di srotolamento e economicità. Le caratteristiche in breve:
Resistenza: il nastro BOPP è noto per la sua elevata resistenza all'usura, allo strappo, all'abrasione ed all'invecchiamento. È in grado di mantenere l'integrità anche in condizioni di carico e stress.
Adesione affidabile: è spesso dotato di un adesivo acrilico che offre un'adesione affidabile su una varietà di superfici, come cartone, plastica, metallo e vetro. Può mantenere la sua adesione anche in condizioni di temperatura e umidità variabili.
Trasparenza: nella versione trasparente, offre una buona visibilità delle etichette applicate o dello stesso imballaggio se applicato su imballi trasparenti come il film estensibile o il pluriball. Questa caratteristica è particolarmente utile quando è necessario leggere le informazioni senza dover rimuovere il nastro.
Facilità di srotolamento: progettato per uno srotolamento agevole e uniforme, il nastro BOPP riduce al minimo i problemi di adesione e la formazione di grovigli. Spesso è disponibile anche nella versione a srotolamento non rumoroso.
Economico: è generalmente un'opzione economica per l'imballaggio in quanto offre un buon rapporto qualità-prezzo.
- PVC: ideale per pacchi pesanti. Rispetto al PPL garantisce maggior presa e resistenza, aderisce anche su superfici di forma irregolare, si taglia facilmente con le mani e non lascia residui su superfici lisce. È un nastro dalla buona rigidità è semplice da applicare e quando rimosso dalle superfici lisce non lascia residui di colla. Non teme l'invecchiamento, resiste alle basse temperature, garantisce tenuta all'acqua. Può essere spalmato con tutti i tipi di colla. Il PVC però non è biodegradabile.
- CARTA: Le caratteristiche dei nastri adesivi in carta richiamano quelle dei due precedenti fermo restando che la carta è più ecologica e di facile smaltimento.
L'adesivo
La colla utilizzata per l'adesività conferisce al nastro proprietà diverse. Si distinguono 2 principali tipi di adesivo: colla acrilica e colla in gomma.
- Colla acrilica: particolarmente trasparente, stabile alle alte temperature, resistente a raggi UV, ozono e solventi. I nastri spalmati con colla acrilica sono ideali per lo stoccaggio a lungo termine e per applicazioni permanenti ed in esterni.
- Colla in gomma
- naturale (o Caucciù): forte adesività e facile rimozione, non lascia residui sulle superfici in legno, vetro e verniciate. Flessibile alle basse temperature ma poco stabile alle alte temperature. I nastri spalmati con colla in gomma naturale sono ideali per l'imballaggio di cartoni idonei ai traslochi e spedizioni.
- sintetica (Hot Melt): adesivo generico ed economico. Alta adesività iniziale, buona tenuta nello stoccaggio ma scarsa stabilità alle alte temperature ed ai raggi solari, all’invecchiamento, agli agenti chimici e all’umidità. Ideali per le spedizioni.
La seguente tabella di comparazione aiuta a comprendere meglio vantaggi e svantaggi di ogni tipologia di nastro da imballo:
PVC | PPL + colla acrilica (questo prodotto) | PPL + colla sintetica |
|
PRO |
|
Adesività anche superfici irregolari |
Adesività istantanea rimozione senza residui |
Adesività istantanea e in condizioni delicate |
- |
Economico |
Economico |
Tenuta all'acqua |
- |
Tenuta all'acqua |
Tenuta al calore |
Tenuta ai raggi UV, ozono e solventi |
- |
Buona temperatura di stoccaggio |
Resiste alle medie temperature |
Buona tenuta allo stoccaggio |
Srotolamento silenzioso |
Srotolamento silenzioso |
- |
- |
Ecologico |
Ecologico |
Resistenza basse temperature |
- |
- |
|
CONTRO |
|
Costoso |
Non adatto per colli molto pesanti |
Non adatto per colli molto pesanti |
Non ecologico |
Minore resistenza all'acqua |
Srotolamento non silenzioso |
- |
- |
Poca resistenza al calore (max 18-25°C) |
Ulteriori elementi da tenere in considerazione
La scelta del tipo di nastro dipende dalle specifiche esigenze dell'imballaggio, come ad esempio il tipo di superficie, la resistenza necessaria, l'esposizione a temperature o agenti chimici, etc.
Dopo aver approfondito le caratteristiche dei vari adesivi (gomma naturale, gomma sintetica e acrilico) ed elencato quali sono i supporti più utilizzati (PPL, PVC e carta), qui di seguito ci soffermiamo su altri elementi importanti per la scelta del giusto nastro adesivo da imballaggio: spessore del nastro, tipo di svolgimento, resistenza all'umidità ed ai raggi UV e la facilità allo strappo.
Spessore del nastro adesivo da imballaggio
Lo spessore del nastro adesivo da imballo è un fattore importante da considerare per garantire la resistenza e la durabilità del prodotto in base alle specifiche esigenze dell'imballaggio, tenendo conto anche del peso e della fragilità delle merci da confezionare e delle condizioni del trasporto, dove i colli spesso sono messi a "prova di corriere".
L'unità di misura utilizzata per esprimere lo spessore del nastro adesivo è il micron, che rappresenta un milionesimo di metro.
Per un imballaggio leggero e versatile, è possibile optare per nastri adesivi più sottili che hanno uno spessore compreso tra 40 e 45 micron. Questi nastri sono generalmente pratici ed economici, adatti per l'uso in situazioni in cui non è richiesta una resistenza e una tenuta particolarmente elevate.
Se si necessita di una maggiore resistenza al carico, allo strappo e agli urti, per imballare merci più pesanti o anche solo quando è richiesta una tenuta extra, è preferibile orientarsi su nastri adesivi ad alto spessore compreso tra 50 e 65 micron o anche più, in grado di offrire una maggior robustezza.
Tipo di svolgimento
La maggior parte dei nastri adesivi produce rumore durante lo svolgimenti. Alcuni invece sono progettati per avere durante l'applicazione uno srotolamento silenzioso. Questa caratteristica va evidenziata, perché è un plus che ha il nastro in quanto è un dettaglio che può essere particolarmente utile in ambienti di lavoro sensibili al rumore o quando si desidera ridurre l'impatto acustico durante l'imballaggio.
Resistenza all'umidità ed ai raggi UV
Alcuni nastri adesivi sono appositamente progettati per resistere all'umidità e all'acqua. Queste caratteristiche sono importanti quando si imballano merci destinate al trasporto marittimo o che potrebbero sostare in ambienti ad alto tasso di umidità. Se invece le merci devono rimanere esposte alla luce solare o a raggi UV per un periodo prolungato, è preferibile optare per nastri adesivi con resistenza UV progettati proprio per mantenere l'adesione anche quando esposti alla luce solare diretta per lungo tempo.
Facilità di strappo a mano
Ci sono nastri adesivi da imballo progettati per essere facilmente strappati a mano. Si tratta di nastri molto pratici ideali per un'applicazione rapida senza dover ricorrere all'uso di forbici, cutter o di tendinastro.
