Sbloccanti e protettivi, le caratteristiche
Un valido sistema per proteggere i materiali in metallo dal deterioramento è quello di isolarli dal contatto diretto con l’ambiente. Lo si può fare, applicando sulla superficie del metallo una pellicola superficiale di prodotto protettivo resistente alla corrosione Questo metodo prende il nome di protezione passiva e i materiali isolanti utilizzati a tale scopo sono detti protettivi. A volte anche l'utilizzo di un comune sbloccante spray, adatto principalmente per lubrificare e sbloccare meccanismi bloccati, può risultare sufficiente per trattare i metalli aggrediti dalla ruggine, ma nella maggioranza dei casi è necessario un intervento più complesso che può richiedere anche un successivo intervento di verniciatura.
Escludendo la verniciatura e la galvanizzazione, come ad esempio la zincatura spray che produce un rivestimento metallico di elevata durezza, i trattamenti diretti alla protezione del materiale dalle aggressioni esterne sono principalmente di due tipi:
PASSIVANTI
Il processo di passivazione si avvale di prodotti passivanti costituiti dagli stessi elementi che provocano il fenomeno della corrosione e consiste nella costruzione di un film protettivo sulla superficie di alcuni tipi di metalli al fine di preservarli dalla corrosione. Seppur la passivazione sia un fenomeno che esiste in natura, per ottenere una protezione adeguata del metallo nel minor tempo possibile è necessario un intervento mirato di natura elettrochimica. Affinché sia efficace, il passivante deve rispondere ad alcune specifiche caratteristiche: deve essere denso, sottile, poco poroso e soprattutto uniforme, per non lasciare zone scoperte.
L’applicazione di rivestimenti superficiali non persegue solo finalità anticorrosive, spesso è anche diretta al raggiungimento di ulteriori finalità come ad esempio l’aumento della durezza, la variazione delle proprietà elettriche oppure il miglioramento dell’effetto estetico. In questo caso potrebbe risultare più indicato allo scopo utilizzare il convertiruggine FEROX che reagisce chimicamente con la ruggine trasformandola in un composto stabile e crea una nuova barriera chimica che limita il processo di corrosione. In sostanza riporta il metallo alle condizioni di lavoro ottimali. Per comprendere la differenza con un comune antiruggine che può essere sufficiente per ripristinare il metallo arrugginito, nel caso del risanamento di un’armatura metallica, sarà necessario utilizzare un un passivante che agisca creando una pellicola sottile, non porosa e non traspirante in grado di bloccare l’azione dell’ossigeno e quindi impedire che si formi la ruggine.
PROTETTIVI
Nella categoria dei protettivi sono raggruppati i prodotti a base di grassi, cere, oli ed emulsioni opportunamente miscelati con additivi inibitori organici. Possiamo suddividere i vari tipi di protettivi in tre grandi gruppi:
Protettivi a secco o al teflon (PTFE) miscelati a cere o paraffine a rapida evaporazione, che lasciano sulle superfici metalliche uno strato protettivo secco al tatto particolarmente resistente al lavaggio e che evita l’accumulo di sporco e di polvere sulla superficie. Sono inoltre particolarmente efficaci come lubrificanti e distaccanti per materiali plastici e metallici. Un tipo di protettivo a film secco è il WD-40 che garantisce anche un’azione lubrificante e idrorepellente. I protettivi al teflon (PTFE) sono particolarmente utili quando i trattamenti dei meccanismi sono molto frequenti oppure quando è necessario intervenire sull’impianto senza dover disattivare la corrente elettrica. Si utilizzano protettivi spray a secco per il trattamento su catene e rulli, ruote dentate, nastri trasportatori e utensili elettrici.
Paste, gel e oli sintetici sbloccanti a base di silicone composti grassi anti umidità ad elevato potere protettivo e alto tasso di penetrazione, l’applicazione di questo genere di protettivi rigenera e protegge anche le parti in gomma. Svolgono un’efficace azione sia lubrificante che anticorrosiva. Indicati in particolare per essere impiegati nei dispositivi meccanici (sbloccano ingranaggi, dadi arrugginiti, raccorderie o catene). I lubrificanti spray a base siliconica come il silicone spray si dimostrano i protettivi ideali per eliminare scricchiolii e rumori causati dagli attriti.
Attenzione, i protettivi a base di teflon PTFE e quelli al silicone possono sembrare simili, ma differiscono soprattutto perché gli olìi al silicone NON sono in grado di resistere a carichi e sollecitazioni di parti in movimento (tipiche ad esempio dei cuscinetti).
Oli protettivi fluidi, di consistenza oleosa sintetica arricchiti di additivi inibitori della corrosione come lo storico BALLISTOL olio spray universale.
Altri protettivi sono a base di resine che ricoprono il metallo con pellicole plastiche o cerose removibili meccanicamente o asportabili con un solvente generico.